Il 14 ottobre si è tenuta l’assemblea generale di Assolegno, durante la quale è stato presentato il progetto “Borsa italiana del legno“, che ha l’intento di mettere insieme tutta la filiera del legno. Una progetto che arriva in un momento “delicato” in cui le materia prime scarseggiano e le quotazioni del legno, come abbiamo ricordato anche nei giorni scorsi, hanno raggiunto livelli record. E proprio in questo contesto, la “Borsa del legno” potrebbe valorizzare quello che per l’Italia è un patrimonio che negli anni non è stato sfruttato nel modo migliore.
Assolegno, l’associazione nazionale dei costruttori in legno, facente parte di FederlegnoArredo, ha constatato che, nonostante gli 11 milioni di ettari presenti nei nostri confini, oltre l’85 per cento del legno viene importato dall’estero.
“Il progetto Borsa Italiana del legno – aveva anticipato Angelo Luigi Marchetti prima dell’assemblea – è una piattaforma digitale per avvicinare non solo domanda e offerta per gli assortimenti a base legno realizzati attraverso la selvicoltura del territorio, ma anche un luogo virtuale in cui far dialogare settore industriale e mondo della ricerca. Qui un proprietario forestale, come una segheria troverà uno spazio in cui inserire i propri prodotti avvicinando i diversi anelli della filiera, incentivando la costituzione di un grande cluster nazionale che possa abbracciare foresta, legno e comparto edile. L’Italia non può più permettersi di non valorizzare il 33 per cento del suo territorio forestale e la Borsa italiana del legno può rappresentare una risposta in tal senso”.
Un progetto annunciato, partito e che porterà a valorizzare il patrimonio boschivo nazionale.