Si è da poco chiuso un 2021 all’insegna della crescita per il settore delle costruzioni, che ora si prepara alle tante sfide del futuro, come la riqualificazione energetica, legata sempre più all’integrazione edificio-impianto e la messa in sicurezza del patrimonio edilizio pubblico e privato. Dagli indicatori degli ultimi dodici mesi emerge la fotografia di una filiera in buona salute: il numero di imprese attive è cresciuto fino a toccare quota 754.886 a fine anno, in aumento sia sul 2020 (più1,4 per cento), sia rispetto all’ultimo anno pre-Covid, il 2019 (più 2,5 per cento). Anche le previsioni per il 2022 sono molto incoraggianti: tra gennaio e marzo, infatti, l’occupazione dovrebbe crescere di oltre 126mila unità, con un saldo di ben più9.250 lavoratori rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Un ritmo più che soddisfacente ma che ha bisogno di essere sostenuto efficacemente. Proprio per questo dal 19 al 22 ottobre 2022 a BolognaFiere ritornerà SAIE, La Fiera delle Costruzioni. Progettazione, edilizia, impianti – organizzata da Senaf, che dal 2018 propone un format innovativo e unico nel panorama nazionale, fatto di aree espositive dinamiche, dimostrazioni pratiche, momenti di approfondimento utili per i professionisti e tante occasioni di incontro per il mercato.
In uno scenario dominato sempre più da una domanda “green”, gli incentivi messi in campo in questi anni produrranno un aumento della richiesta di figure esperte nello sviluppo di strategie ecosostenibili, nella progettazione green, nella limitazione dei consumi energetici e delle emissioni di CO2. Un trend che, secondo i dati Infocamere, porterà ad una crescita media annua dell’occupazione nelle costruzioni del più 1,4 per cento da qui al 2025. In altre parole, la richiesta di forza lavoro continuerà ad essere alta, ma cambieranno le figure ricercate. Lo dimostra anche la previsione sul numero degli addetti che entreranno nel settore (senza contare le uscite) nel quinquennio 2021-2025: il fabbisogno di nuova manodopera potrà variare da 192mila a 210mila unità e a crescere sarà soprattutto la domanda di artigiani, operai specializzati, installatori e manutentori di attrezzature elettriche ed elettroniche.
La filiera delle costruzioni, dunque, è destinata a rinnovarsi ed evolversi ma per farlo ha bisogno di un punto di riferimento forte, in grado di indicare la strada da seguire e riaccendere i rapporti commerciali trai suoi protagonisti. Nelle sue ultime edizioni, SAIE ha avviato un’alternanza strategica tra le città di Bologna e Bari che ha permesso non solo di raggiungere al meglio tutti gli operatori del Paese, ma anche di diffondere una nuova cultura dell’innovazione e della formazione che sposi i temi della digitalizzazione, della transizione ecologica e della sostenibilità. SAIE Bologna 2022 sarà una conferma di questa accurata impostazione, che vede il cantiere al centro della sua strategia. Del resto, l’ultimo appuntamento di Bari con SAIE 2021 ha ottenuto il consenso dei 283 espositori presenti, delle oltre 40 associazioni che hanno sostenuto l’evento e dei 18.672 professionisti in visita.
Quest’anno SAIE Bologna 2022 ripartirà dai pilastri del costruire – progettazione, edilizia e impianti – con un obiettivo preciso: contribuire a consolidare la ripresa già avviata dando voce e visibilità alle varie anime del settore. Tutti i quattro saloni tematici di SAIE Bologna 2022 – Progettazione e Digitalizzazione; Edilizia; Impianti; Servizi e media – sono stati pensati per dare spazio ad ogni aspetto legato al manufatto edilizio. Dal 1° gennaio 2021, inoltre, costruire secondo i requisiti nZEB(nearly zero-energy buildings, ovvero edifici ad elevate prestazioni con un consumo energetico quasi nullo) è obbligatorio in Italia per tutti i nuovi edifici, sia pubblici che privati. Questo sarà uno dei temi principali di alcune delle tante iniziative speciali annunciate da SAIE, come SAIE Impianti, nata per rispondere alle più recenti necessità del mercato in tema di climatizzazione, idrosanitaria, elettrotecnica, building automation e illuminotecnica. A questa si aggiunge la Piazza edifici e impianti salubri, al cui interno gli operatori potranno analizzare gli obblighi normativi e le soluzioni più efficaci per la tutela della salute e il miglioramento del comfort di chi vive e lavora all’interno degli spazi chiusi, garantendo un microclima ottimale, una buona qualità dell’aria e dell’acqua, un corretto ricambio dell’aria e la riduzione di umidità e CO2.