Una delle attività meno conosciute di Catas – il più importante laboratorio europeo per le prove nel settore del legno-arredo – è indubbiamente il ricco catalogo di macchine e attrezzature che le aziende possono acquistare per testare “in continuo” i propri prodotti.
Fondamentale che una nuova sedia o un materasso siano messi alla prova da Catas nei propri laboratori, ma in molte situazioni può essere di grande aiuto disporre di strumenti di prova e misura con cui verificare in qualsiasi momento la validità o i requisiti della propria produzione, di un prototipo, di una idea…
Catas Engineering, la divisione del laboratorio italiano a cui è delegata questa attività, si pone al fianco delle imprese per realizzare veri e propri “laboratori prove” nei luoghi di produzione con i quali eseguire, ad esempio, dei “pre-test” su tutto ciò che l’ufficio progettazione possa immaginare, in tempi brevi e con risultati assolutamente veritieri.
“Sono sempre più numerose le realtà che decidono di non limitarsi alle verifiche “ufficiali” e vogliono disporre di strumenti che diventino in realtà parte integrante del sistema di produzione”, commenta Franco Bulian, direttore di Catas. “Molto spesso si inizia con una macchina, per poi espandere questo reparto secondo nuove necessità. Un produttore di sedie che si rivolga al mercato europeo potrebbe decidere di investire nella attrezzatura necessaria per la prova di fatica sul sedile e sullo schienale secondo la norma EN 1728, ma se decidesse di esportare anche negli Stati Uniti le norme di riferimento sarebbero diverse e potrebbe scegliere di installare una macchina che esegua anche le prove di carico statico secondo la norma ANSI/BIFMA X5.1”.
Creare un laboratorio di prova richiede solo uno spazio in un ambiente possibilmente non soggetto a sbalzi di temperatura e umidità, energia elettrica, aria compressa e un tecnico dedicato. Al resto provvede Catas Engineering, installando macchine uguali a quelle presenti nei propri laboratori accreditati di Lissone (Monza Brianza) e San Giovanni al Natisone (Udine)
“Stiamo parlando di una scelta che permetta alle aziende di affrontare temi delicati con una maggiore competenza e preparazione – aggiunge Bulian – grazie a tecnologie sicure, che da molti anni forniamo a imprese e laboratori in tutto il mondo e che i nostri tecnici potranno aggiornare secondo l’evoluzione delle normative, provvedendo alla manutenzione e alla formazione del personale che le utilizza, verificando periodicamente anche lo stato di taratura”.
Senza tralasciare l’impatto che una simile attività avrebbe sui clienti, che si troverebbe di fronte a una dimostrazione concreta di quanto un produttore tenga in considerazione la qualità “misurabile”.