Numeri in continua crescita per Biesse, il gruppo pesarese specializzato in soluzioni per la lavorazione del legno. Il consiglio d’amministrazione del gruppo, infatti, ha approvato la relazione finanziaria consolidata al 30 settembre 2022. I ricavi consolidati netti hanno registrato un aumento del 16,4 per cento rispetto allo stesso periodo del 2021, toccando quota 613,4 milioni di euro, mentre il valore aggiunto si è attestato a 255,7 milioni di euro (più 10,1 per cento al 2021). L’incidenza sui ricavi è del 41,7 per cento, mentre il margine operativo lordo (Ebitda) ha superato i 70,8 milioni di euro (più 14,4 per cento) con un’incidenza sui ricavi dell’11,5 per cento (11,7 per cento a fine settembre 2021). In netta crescita anche il reddito operativo (Ebit) ante eventi non ricorrenti, che ha raggiunto i 42,6 milioni di euro (più 34,2 per cento rispetto allo stesso periodo 2021), con un’incidenza sui ricavi del 6,9 per cento. L’utile netto ha sfiorato i 25 milioni di euro (24,8 milioni), con un’incidenza sui ricavi del 4,0 per cento.
Numeri positivi anche per il terzo trimestre, che ha registrato ricavi consolidati netti per 194,3 milioni di euro (più 12,4 per cento rispetto al terzo trimestre 2021) e un valore aggiunto di 74,2 milioni di euro (in linea con il terzo trimestre 2021), con un’incidenza sui ricavi pari al 38,2 per cento. Il margine operativo lordo (Ebitda) ha superato i 17 milioni di euro con un’incidenza sui ricavi dell’8,8 per cento.
“Le persistenti incertezze e instabilità internazionali non ci consentono di proiettare scenari positivi per l’immediato futuro, nonostante le brillanti performances economiche-finanziarie ottenute nei nove mesi di quest’anno“, ha commentato Pierre La Tour, cfo del gruppo. “Le tensioni riguardanti le principali materie prime e i costi incrementati dell’energia rappresentano evidenti fattori di distorsione che non potranno non avere ripercussioni sui nostri risultati. A complicare la previsione di rallentamento della domanda, il riapparire dell’inflazione induce rialzi dei tassi di interesse.
Ci sono poi inevitabili ricadute negative -dirette e indirette- derivanti dalle sanzioni applicate ai Paesi coinvolti nel conflitto in Europa Orientale, mentre diventa sempre più necessario monitorare gli sviluppi epidemiologici a livello mondiale. Al nostro interno stiamo proseguendo con l’applicazione del progetto One Company, perché crediamo che una riorganizzazione della struttura del Gruppo introduca una maggior flessibilità e stimoli una veloce semplificazione dei processi di business.
Il permanere di una posizione finanziaria netta positiva supporta la nostra scelta di proseguire con gli investimenti nello sviluppo del business; investiremo per implementare nuove soluzioni tecniche che puntino su una sempre maggiore connettività e automazione”.