Blum, il gruppo austriaco specialista nel semilavorato, ha registrato un fatturato totale di 2,3 miliardi di euro dal 1° luglio 2022 al 30 giugno 2023, con una riduzione di 317 milioni di euro rispetto all’anno precedente.
Un calo che, come ricordano anche dal gruppo austriaco, è in linea con la fase di contrazione che l’industria del mobile ha subito nella seconda metà del 2022. Philipp Blum, amministratore delegato del Gruppo Blum, ha anche spiegato che “…dopo un periodo di forti investimenti nel settore della casa, dall’autunno del 2022 stiamo osservando un’inversione di tendenza. Gli alti livelli di inflazione, l’impennata dei prezzi e la crisi energetica globale hanno generato un sentimento di grande incertezza tra gli utenti finali. Questo si traduce in un comportamento d’acquisto limitato“.
Anche la rigida politica cinese di Covid, durata quasi un anno, e la cessazione delle forniture alla Russia hanno rallentato l’attività. Blum continua a fare grandi investimenti nelle sue sedi nel Vorarlberg e in tutto il mondo. Il volume totale dello scorso esercizio finanziario 2022/2023 è stato di 390 milioni di euro, di cui 255 milioni di euro spesi nel Vorarlberg. Nei prossimi anni, nel sito principale del Vorarlberg verranno creati 52mila metri quadrati di spazio per la produzione e lo stoccaggio di oltre 16mila pallet. Dopo tre anni di lavori di costruzione, a marzo è stato inaugurato il sito produttivo cinese di Shanghai.