Cei-Bois, la federazione che rappresenta le industrie europee della lavorazione del legno, ha annunciato l’ingresso di un nuovo membro, la Lithuanian Wood Processors Association, che porta così a 16 il numero dei membri della federazione, che adesso rappresenta tutte le nazioni dei Paesi Baltici.
“Sono certo che i nostri nuovi colleghi lituani apporteranno una prospettiva aggiuntiva e gradita al nostro lavoro collettivo, compresa la comprensione dell’industria del legno all’interno del loro Paese e, più in generale, dei Paesi baltici, oltre alla loro prospettiva europea unica“, ha commentato il presidente della Cei-Bois, Sampsa Auvinen.
“Uno dei motivi principali per cui abbiamo voluto aderire alla Cei-Bois – ha aggiunto Raimondas Imbrasas, direttore dell’Associazione lituana – è che vogliamo essere informati sulle prossime decisioni del Parlamento europeo. I politici di Bruxelles e i decisori della Commissione e del Consiglio devono ascoltare maggiormente le imprese e la società quando apportano modifiche alla legislazione. Inoltre, riteniamo che la Cei-Bois sia a conoscenza di molte pratiche dell’industria del legno in Europa che potrebbe condividere con noi. Ci piacerebbe anche che venissero a trovarci in Lituania per incontrare le istituzioni e le aziende“.
I NUMERI
Secondo Eurostat, nel 2020, circa 20.000 persone erano impiegate in Lituania nell’industria della lavorazione del legno e delle segherie. Ciò equivale a circa il 9 per cento della forza lavoro impiegata nel settore manifatturiero lituano (la quota complessiva nell’Ue è di circa il 3 per cento). Nel 2020 erano circa 3mila le aziende attive nell’industria della lavorazione del legno e delle segherie in Lituania, pari a circa il 14,5 per cento delle aziende del settore manifatturiero lituano (la quota complessiva nell’Ue è di circa il 7,5 per cento).