SCM: viaggio nei Balcani!

L’inaugurazione ufficiale della nuova filiale Scm in Slovenia, ci ha dato l’opportunità di conoscere più da vicino una parte di Europa dove il legno-arredo vive una stagione di grande e positivo fermento e di attenzione alle tecnologie più innovative. E alla Sobočan di Mursko Središće, in Croazia, abbiamo potuto toccarlo con mano.

Sapete cosa significa “Mes/Mom”, acronimo di “Manufacturing Execution System/Manufacturing Operation Management”? Stiamo parlando di software dinamici, grazie ai quali è possibile monitorare, tracciare, analizzare, documentare e controllare qualsiasi processo di produzione di beni, passando dalle materie prime al prodotto finale. Strumenti che anche in un mondo così tradizionale come quello del legno e dei suoi derivati stanno imponendo nuove leggi, perchè consentono – fra l’altro – di disporre di una autentica valanga di dati grazie ai quali diventa più semplice prendere le decisioni necessarie per rendere più efficiente ed efficace una impresa.

Srdjan Ivkovic, Marko Trupković and Lorenzo Trolese

Grazie a questi sistemi è possibile attuare una vera tra-sformazione digitale. Ma, soprattutto, questo passaggio può anche essere più semplice del previsto se si scelgono soluzioni capaci di adattarsi alle esigenze dei clienti in maniera semplice e rapida e se si ha la fortuna di essere assistiti a 360 gradi, dall’installazione alla configurazione, dal training al go live. Una strada che può essere percorsa passo dopo passo e che è stato davvero molto interessante vedere implementata in una fabbrica in Croazia – più precisamente a Mursko Središće, una manciata di chilometri dal confine sloveno – dove ha sede Sobočan, realtà specializzata nella produzione di arredamento per negozi e contract. Una gran bella azienda che ci ha dimostrato come oggi non si cerchi più solo una certa macchina o una particolare linea, ma si decida di adottare un approccio completamente diverso dal passato, fatto di “timing”, di “ciclo dei costi”, di programmazione, di conoscenza esatta di ogni più piccolo evento accada in azienda. Una svolta che in Sobočan hanno scelto di fare con Scm, fra i più importanti gruppi al mondo nella proposta di sistemi per la seconda lavorazione del legno. Nell’azienda croata Scm arriva per la prima volta nel 2019, grazie anche alla collaborazione del rivenditore operativo in quell’area, Primostroj: c’era bisogno di un nuovo impianto di finitura e le soluzioni Superfici apri-rono la prima porta. Non passa molto tempo e il clien-te, non proprio soddisfatto delle sue soluzioni “made in Germany”, decide di dare spazio a Scm acquistan-do altre nuove tecnologie. Una “presa di contatto” da cui nasce la decisione di affidare al marchio italiano la realizzazione di un importante ampliamento della fabbrica, indispensabile per poter rispondere a una domanda in forte crescita.
La scelta, dunque, cade su Scm, ma non si tratta di studiare un processo, definire un layout e riempirlo di macchine. La sfida questa volta è diversa: un progetto di fabbrica moderna, con una forte integrazione fra le tecnologie e con le altre funzioni dell’azienda, gestita da pochi operatori, sempre più difficili da trovare. Insomma, in Sobočan si volta pagina e si sceglie la strada di quella che potremmo definire una fabbrica veramente automatica, gestita da un “Mes/Mom” adeguato. “Ci siamo messi a disposizione dell’azienda – ci raccontano Lorenzo Trolese, regional manager di Scm nei Balcani, e Srdjan Ivkovic, titolare di Primostroj, storico rivenditore di Scm in Croazia – e, lavorando a stretto contatto con i tecnici e ingegneri di Rimini abbiamo analizzato le necessità e definito un progetto persona-lizzato e fortemente innovativo, che oggi permette di lavorare in modo assolutamente flessibile, “lotto uno”, mantenendo una elevata capacità produttiva“. Aggiunge Trolese: “Sono necessarie competenze di analisi e di processo di primo livello per individuare e strutturare un’architettura software tale da processare un progetto di alta tecnologia. Nel caso di Sobočan queste competenze sono state decisive insieme a una forte sinergia tra l’esperienza di mercato e le competenze engineering di Scm“.

Il progetto prevede un magazzino automatico per i pannelli in ingresso “flexstore hp” da 12 per 48 metri che alimenta due centri di lavoro cnc “morbidelli x400” a 5 assi per il taglio nesting e una sezionatrice “gabbiani g2”, le prime utilizzate per produrre ante e parti a vista, gli elementi “nobili”, la seconda per i cabinet; tutti elementi che in tempi brevissimi vengono avviati alle fasi successive. “Abbiamo subito compreso che collaborare con Sobočan avrebbe significato scrivere una storia del tutto nuova, coinvolgente”, interviene Lorenzo Trolese, che è anche country manager della neonata Scm Adria. “Abbiamo supportato il cliente nella creazione di una fabbrica molto moderna, con una eccellente capacità produttiva, interamente realizzata con macchine, tecnologie e software Scm. Una sfida, come abbiamo accennato, del tutto diversa, nata dalla volontà di avere una piattaforma “Mes/Mom” che ci permettesse di organizzare il lavoro di tutti gli uffici e le funzioni coinvolte nel processo di produzione, dal progetto al prodotto finito, rispettando i tempi concordati. Un esempio di come potrà e dovrà essere la produzione di arredi in futuro, una vera e propria rivoluzione che, una volta a regime, porterà a recuperare fino al 30 per cento della efficienza produttiva”.

Credo di poter dire che siamo stati i primi nei Balcani a comprendere quanto i tempi siano cambiati e come anche il mondo dell’arredo debba dotarsi di sistemi organizzativi e di produzione moderni, indispensabili per restare al passo con una domanda fortunatamente in forte e costante crescita. Sistemi che hanno permesso a Sobočan di diventare una delle realtà di riferimento nel mondo dell’arredo per il contract e il mondo della distribuzione”, ci racconta Marko Trupković, direttore tecnico dell’azienda croata.
Siamo una realtà giovane, nata nel 2000 con soli cinque dipendenti. La strategia fu chiara fin dal principio: avere il pieno controllo dell’intero processo produttivo, lavorando al nostro interno tutti quei materiali che concorrono alla creazione di un arredo per un punto vendita. Ci siamo dunque attrezzati per lavorare il legno e il metallo, ma anche i materiali acrilici o il plexiglass, occupandoci anche di montare le parti elettriche e gestendo una ventina di installatori. Il tutto per poter essere flessibili e veloci, una autonomia che ci ha permesso di conquistare posizioni rispetto ai nostri competitors. L’ingresso della Croazia in Europa, nel 2014, ci ha poi permesso di fare un enorme balzo in avanti, consentendoci di lavorare in un grande mercato senza alcun limite alle nostre esportazioni, avendo soprattutto maturato la capacità di offrire una qualità molto elevata, subito apprezzata in molti Paesi, al punto da arrivare a una quota di esportazione che negli anni migliori arriva all’80 per cento”.


Uno sviluppo rapidissimo. “Siamo passati dalla sessantina di dipendenti nel 2013 ai circa 200 attuali, con un fatturato che ha raggiunto i 25 milioni di euro”, aggiunge il direttore generale, Nikola Sobočan. “Una crescita che abbiamo dovuto imparare a gestire, che ci ha portato a considerare ogni aspetto del nostro lavoro in modo “ingegneristico” e che ha influito non poco sulle nostre scelte tecnologiche e organizzative successive”. Chi sono i vostri clienti?
Ristoranti, stazioni di servizio, negozi e molto altro ancora. Il nostro cliente più importante è un famosissimo marchio tedesco di articoli sportivi che conta cinque-mila negozi in tutto il mondo, un cliente che ci ha portato a lavorare nelle Filippine, in Australia, in Africa… Il retail è indubbiamente uno dei nostri punti di forza e rappresenta circa il 50 per cento del nostro lavoro. Il 20 per cento nasce dagli arredi e dalle forniture per le stazioni servizio, un altro mercato molto interessante. E poi c’è il contract: ogni anno produciamo circa un miglia-io di camere di hotel, a cui si aggiunge una quota di clienti e commesse decisamente più piccole ma altrettanto preziose per poter gestire al meglio le tempistiche della nostra produzione.
Come vede stiamo parlando di clienti molto diversi fra loro, che però sanno molto bene cosa vogliono, grazie anche al supporto di architetti che definiscono i progetti che spetterà poi a noi realizzare, sempre con un alto livello di personalizzazione, un valore che i nostri clienti apprezzano moltissimo.
Tenga presente che nel nostro “archivio” abbiamo almeno 150mila pezzi diversi: se non avessimo scelto di adottare i più moderni criteri di organizzazione della produzione, se non avessimo investito nelle tecnologie più innovative ed efficaci – grazie anche a Scm – oggi non credo saremmo a questo livello. Tecnologie che, non dimentichiamolo, ci permettono di accorciare notevolmente i tempi dal progetto alla messa in opera: grazie alla nuova fabbrica possiamo arrivare a consegnare nel giro di trenta, quaranta giorni, un tempo decisamente ridotto rispetto a quanto potevamo fare prima.
Come dicevo poco fa siamo cresciuti moltissimo. Non solo acquistando macchine più veloci e potenti, ma imparando a confrontarci son sistemi produttivi diversi, con software che oggi sono un supporto fondamentale per la vita di tutta la nostra azienda, in ogni singolo aspetto”.

LA PRIMA FILIALE DI SCM NEI BALCANI
Andare a toccare con mano gli avveniristici impianti scelti da Sobočan ci ha dato l’occasione per una tappa in Slovenia – a Trzin, nei dintorni di Lubiana – per visitare la sede di Scm Adria, nuovissima filiale del gruppo che non solo presidierà i mercati di Slovenia e Serbia, ma sarà un importante punto di riferimento per i clienti e i distributori che operano in Croazia, Bosnia e nel resto dei Balcani. Una svolta decisa verso un’area nella quale Scm è presente da oltre trent’anni, la cui recente evoluzione ha convinto della necessità di essere presenti in modo più diretto, così da poter cogliere le mille opportunità che stanno nascendo in questi Paesi. Alla guida della nuova filiale Lorenzo Trolese, Regional manager Balcani e Country manager di Scm Adria. “Abbiamo dato corpo a una scelta forte, necessaria – ci ha detto – per poter comprendere ancora meglio le necessità del cliente e proporre soluzioni che siano realmente al passo con l’importante fase di sviluppo che il mondo del legno e dei suoi derivati conosce in questa parte di Europa. Essere dei partner credibili, affidabili significa impegnar-si a fondo per poter rispondere in modo veloce, competente e completo alle domande di imprenditori che sono l’espressione di una grande vocazione nella lavorazione del legno, da sempre “di casa” nei Balcani, che si parli di lavorazione del pannello o di trasformazione del massello. Nel Technology Center della nuova sede, che abbiamo inaugurato lo scorso 26 settembre, abbiamo infatti scelto di proporre una vasta selezione delle nostre tecnologie, da quelle che nei Balcani proponiamo con successo da decenni ad altre con le quali vogliamo testimoniare le competenze che abbiamo maturato su versanti diversi, a partire dell’housing, un segmento in forte sviluppo in questi Paesi”.

Secondo le nostre stime in questa area il mercato delle tecnologie per il legno vale circa 70 milioni di euro. Un mercato che, non dimentichiamolo, comprende Montenegro, Bosnia Erzegovina, Slovenia, Croazia, Serbia Kosovo, Albania, Macedonia… Paesi in pieno sviluppo dove nascono opportunità che ora possiamo cogliere in modo organico, strutturato, con una proposta completa che ci porterà a cogliere risultati significativi non solo nel furniture, ma anche nel mondo della carpenteria, del flooring, dell’housing e della produzione di scale, i segmenti nei quali vediamo ottime prospettive.
Scm Adria sarà fondamentale per farci fare un poderoso balzo in avanti: mettiamo a disposizione dei clienti 1.600 metri quadrati nei quali abbiamo allestito due “Technology Center” dedicati alla falegnameria e all’industria, con oltre trenta macchine esposte, un “Digital Corner” dove scoprire cosa comprende oggi l’offerta di Scm in termini di digitalizzazione e servitization, inclusa la nuova “Control Room” grazie alla quale siamo sempre connessi alle macchine dei nostri clienti per proseguire anche dopo la vendita un cammino comune, restando al loro fianco in termini di manutenzione predittiva e diventando dei veri e propri partner in un mondo in veloce evoluzione. Non manca una “Training Room” che sarà il cuore della nostra attività di aggiornamento e di formazione a disposizione dei nostri clienti e dei loro tecnici.
Ma il vero “valore aggiunto” è il team delle persone che lavorano nella nuova filiale, una ventina fra tecnici e sales engineers altamente specializzati che ci permetteranno di “raccontare” al meglio tutto ciò che possiamo offrire in ogni segmento della lavorazione del legno e dei suoi derivati, una squadra che è senz’altro destinata a crescere già nei prossimi mesi”.

Insomma, si apre una nuova era per Scm nei Balcani…
Certamente. Stiamo lavorando molto bene in questi Paesi, con una crescita importante e costante pari al 30 percento annuo e le migliori performance sono state registrate proprio in Slovenia e Serbia, i Paesi direttamente serviti dalla filiale.
Vede, Scm Adria ha davvero molto da offrire in un territorio dove le sfide non mancano. Penso alla necessità di fare i conti con una manodopera che ha costi ben diversi rispetto al passato e che è sempre più difficile reperire: non è un caso la scelta di dedicare due giornate del “Grand Opening” della nuova filiale proprio alle scuole, alle università, ai centri di formazione. C’è poi un profondo e diffuso processo di rinnovamento in atto, imprenditori che hanno compreso come le sfide si giochino oggi e nel futuro in ambiti nuovi, dove digitalizzazione, logistica, sistemi integrati, automazione sono le nuove parole d’ordine… Senza dimenticare che da queste parti ci sono importanti impianti dei colossi della gran-de distribuzione di mobili con “significativi” piani di investimento sui quali potremo dire la nostra”. 

a cura di Luca Rossetti
scmwood.com
sobocan.hr
SCM: viaggio nei Balcani! ultima modifica: 2024-12-09T17:12:53+00:00 da Francesco Inverso