Assemblea generale Eumabois: Drevmash, nuovo associato

In una cornice di grande cordialità e collaborazione si è tenuta a Nitra − Repubblica Slovacca – l’assemblea generale di Eumabois (www.eumabois.com) per l’anno 2008, organizzata dall’associazione locale.
Una nuova associazione si è aggiunta alle 12 già esistenti, la Drevmash, associazione russa il cui direttore generale è Vladimir Gorbenko, presente alla riunione, mentre il presidente è Alexander Vasilev. Sebbene le aziende ora rappresentate siano un numero esiguo – 11 – si pensa che possano rapidamente crescere stimando il comparto delle macchine del legno della Russia forte di ben 300 aziende.
Durante il suo discorso di inizio assemblea il presidente Franz-Josef Buetfering ha calorosamente ringraziato il past president Gianni Ghizzoni per la sua continua ed efficiente collaborazione soprattutto per quanto riguarda il contatto con gli organizzatori delle mostre supportate. Il calendario 2009 è stato approvato in toto e ora sarà opportunamente pubblicizzato, sia attraverso i media, sia attraverso il web site Eumabois.
Con soddisfazione ha poi parlato del lancio del “Made in Europe”, al quale quest’anno si accosterà il “Choose the original”, motto indispensabile se si vuole salvaguardare il luogo di provenienza della tecnologia e contrastare in modo efficace le contraffazioni.
Molta enfasi è stata data allo sviluppo dei temi tecnici, la cui soluzione può aiutare e facilitare gli scambi con l’estero. La nuova nomenclatura Eumabois è ora disponibile sul sito in ben 11 lingue; una complessa e interminabile opera poiché la terminologia deve essere costantemente aggiornata e seguire di pari passo la ricerca.
“Non dobbiamo dimenticare l’ambiente in cui viviamo” ha sottolineato il presidente “principale responsabile della nostra salute. Non dimentichiamo che noi tutti lavoriamo in un settore la cui materia prima è il legno, una materia bella, pulita, calda, viva. Siamo fortunati ma dobbiamo far si che anche le generazioni future ne beneficino. Dobbiamo proteggerla. Anche perché il legno, la pianta, la foresta sono la risposta al cambiamento climatico in atto nel mondo. Per combattere l’anidride carbonica lo strumento più potente è il rimboschimento su larga scala.
Dobbiamo fare il nostro lavoro di imprenditori, creare lavoro per sempre più addetti, fare ricerca per ottenere strumenti sempre più affidabili, veloci e sicuri ma sempre all’interno della sostenibilità dell’uomo nel mondo”.